San Sebastiano al Vesuvio- Il
totem pubblicitario del
Ristorante Capriccio, un'orrenda struttura metallica alta alcuni metri, è posto in
Via Panoramica Fellapane, all'imbocco del sentiero "Il trenino a cremagliera" (vedi foto a lato). E' lì da anni, anzi decenni, nel cuore del Parco nazionale del Vesuvio, rovinando la visuale sulla splendida colata lavica del 1944 e su tutta la flora circostante. Nemmeno l'oscurità della notte riesce a nascondere la bruttezza del totem, che s'illumina al calare delle tenebre. Su
Google Maps, potete visualizzare l'esatta posizione del manufatto.
Eppure, tra le misure di salvaguardia del
Parco nazionale del Vesuvio, emanate con il decreto di istituzione dell’Ente Parco
D.P.R. del 5 giugno 1995 – G.U. n. 181 del 4/8/1995, è espressamente vietata dall'art. 4, lettera e): <<
...l’apposizione di cartelli e manufatti pubblicitari di qualunque natura e scopo, con esclusione della segnaletica stradale di cui alla normativa vigente e di quella informativa del Parco...>>.
Altresì, ai sensi dell'art. 153 del
Codice dei beni culturali e dell'ambiente (D. Lgs 42/04), è vietato collocare cartelli ed altri mezzi pubblicitari nell'ambito e in prossimità delle aree d'interesse paesaggistico, come appunto i parchi e le riserve nazionali o regionali.
Ed ancora, ai sensi dell'art. 23 del
Codice della Strada. <<
...Lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità [...]
sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione...>>.
L'Ente competente per il rilascio delle autorizzazioni inerenti al posizionamento delle pubblicità è, nel caso specifico, il
Comune di San Sebastiano al Vesuvio (le autorizzazioni hanno validità di 3 anni e sono rinnovabili). Il titolare dell’autorizzazione ha l’obbligo di fissare sul
cartello pubblicitario una targhetta metallica, posta in posizione facilmente accessibile, sulla quale sono riportati, con caratteri incisi, i seguenti dati: a) amministrazione rilasciante; b) soggetto titolare; c) numero dell’autorizzazione; d) progressiva chilometrica del punto di installazione; e) data di scadenza. La targhetta deve essere sostituita ad ogni rinnovo o variazione dell’autorizzazione. Se anche tale autorizzazione, in barba ad ogni legge, fosse stata per assurdo concessa, dovremmo trovare sul palo un'etichetta metallica, che invece non c'è.
Ergo, quell'insegna è totalmente abusiva!
Eppure, nel mese di gennaio, in occasione dell'installazione della sbarra automatica (leggi
post), che segna l'inizio del sentiero "Il trenino a cremagliera" furono rimosse tutte le piccole e medie insegne pubblicitarie che affollavano l'area. Perché la più grande di tutte, quella del
Ristorante Capriccio, è ancora lì?