venerdì 25 ottobre 2013

Arriva l'ordinanza anti affissioni, linea dura contro i trasgressori

San Sebastiano al Vesuvio- E’guerra aperta alla pubblicità abusiva, in ogni sua forma (volantini, opuscoli, depliant...), distribuita in strada, sui veicoli, in sosta o in marcia, e negli androni condominiali e a quella affissa sui manufatti esposti in luogo pubblico (es. pali della luce e della segnaletica stradale) e sugli alberi. L'ordinanza sindacale n. 37/2013, emanata lo scorso 8 ottobre, mira a salvaguardare il decoro della cittadina vesuviana, vittima da troppo tempo, di affissioni indiscriminate di ogni tipo. 
E'sufficiente fare due passi a piedi, e in una qualsiasi strada, per rendersi conto che ogni spazio libero è utile per farsi pubblicità a costo zero: lunotti delle auto in sosta, pali della luce e della segnaletica stradale, cabine dell'Enel e della Telecom, tabelle orarie degli autobus, muri, alberi e...ci fermiamo qui! Il campionario delle affissioni abusive è vasto, ma per lo più: volantini sulle auto in sosta, flyers delle discoteche, volantini plastificati delle agenzie immobiliari e avvisi sacri delle agenzie di pompe funebri. Capitolo a parte meritano gli adesivi. Piccole aziende non esitano a ricorrere alla barbara pratica degli adesivi appiccicati su muri e pali per reclamizzare la propria attività. Su tutte spiccano in particolare due ditte: "Nuova espurghi Italia" e "Traslocasa".
Le sanzioni pecuniarie - per i responsabili materiali della violazione, incaricati della distribuzione del materiale pubblicitario, e l'obbligato in solido, ossia il soggetto commerciale il cui prodotto o attività vengono reclamizzati - variano da un minimo di € 50,00 ad un massimo di € 500,00. All'atto della contestazione i trasgressori sono tenuti a ripristinare lo status quo ante
E' ammessa la distribuzione di materiale pubblicitario nelle cassette postali, a patto che sia indicato il destinatario, con consegna a mano nelle abitazioni private, nei locali pubblici e nelle attività commerciali, previa comunicazione al comando di Polizia Municipale, ed inoltre in occasione delle campagne referendarie, delle manifestazioni pubbliche e negli orari del mercato settimanale. Inoltre, non è soggetta all'ordinanza la distribuzione di volantini pubblicitari riguardanti le attività istituzionali, l'attività religiosa, scolastica, sanitaria e/o altre attività svolte da organizzazioni del servizio civile e da associazioni senza scopo di lucro e Onlus (patrocinate dal Comune).
Il sindaco Giuseppe Capasso, al fine della esecuzione del provvedimento, ne ha inviato copia al Comando della Polizia Municipale, alla locale stazione dei Carabinieri, al Commissariato di Polizia di Stato di San Giorgio a Cremano e alla Procura della Repubblica di Nola.

domenica 20 ottobre 2013

Mercoledì 23 Ottobre, seduta del Consiglio comunale

Mercoledì 23 Ottobre, alle ore 09:30, si terrà nella sala consiliare "Raffaele Capasso" il Consiglio comunale, in sessione ordinaria ed in seduta pubblica, per la trattazione dei seguenti punti all'ordine del giorno:
1) Lettura ed approvazione verbali sedute consiliari del 18.06 e 28.08.2013;
2) Esame ed approvazione del Regolamento interventi di edilizia minori;
3) Esame del Regolamento per l'applicazione del Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi (TARES);
4) Regolamento di contabilità - esame d'approvazione;
5) Istanza Chiesa Madre di San Sebastiano al Vesuvio per l'utilizzo della tendostruttura comunale sita in Via Falconi. Atto d'indirizzo;
6) Proposta di deliberazione del Gruppo consiliare "Il Popolo di San Sebastiano - Manzo Sindaco" ad oggetto "Affidamento della tendostruttura alla Parrocchia di San Sebastiano al Vesuvio";
7) Proposta del Gruppo consiliare "Il Popolo di San Sebastiano - Manzo Sindaco" ad oggetto: "Proposta per la costituzione di un fondo e di un capitolo di bilancio per contributi in favore delle famiglie bisognose e soggetti socialmente svantaggiati. Atti d'indirizzo";
8) Interrogazione del Consigliere comunale Di Bernardini Natale, acquisita al Prot. Gen.le in data 22.03.2013 al n. 3177;
9) Interrogazione del Consigliere comunale Di Bernardini Natale, acquisita al Prot. Gen.le in data 06.06.2013 al n. 5891;
10) Interrogazione con risposta orale del Consigliere Manzo Gennaro Gruppo consiliare "Il Popolo di San Sebastiano - Manzo Sindaco", acquisita al Prot. Gen.le in data 31.07.2013 al n. 8120;
11) Interrogazione con risposta orale del Consigliere Manzo Gennaro Gruppo consiliare "Il Popolo di San Sebastiano - Manzo Sindaco", acquisita al Prot. Gen.le in data 31.07.2013 al n. 8121;
12) Interrogazione del Consigliere Muccio Antonio Gruppo consiliare "Il Popolo di San Sebastiano - Manzo Sindaco", acquisita al Prot. Gen.le in data 02.08.2013 al n. 8743.

martedì 15 ottobre 2013

Raid vandalici al liceo scientifico Salvatore di Giacomo


A distanza di 12 giorni dal primo grave episodio, risalente allo scorso  2  ottobre, un altro atto vandalico colpisce il liceo scientifico "Salvatore di Giacomo" costringendo ad un stop delle lezioni.
A comunicarlo è il Dirigente Scolastico, dott.ssa  Giuseppina Principe: ... sono costretta, per garantire la sicurezza degli allievi, a dover sospendere per domani, 15 ottobre 2013, l’attività didattica in ragione dei dovuti controlli da parte delle autorità competenti, conseguenti all’allagamento indotto che ha provocato gravi infiltrazioni d’acqua nell’ edificio e nei relativi impianti.
Nel condannare con forza i comportamenti di chi attenta gravemente al diritto allo studio, sancito dalla Costituzione, chiedo ancora una volta a tutta la Comunità, la massima vigilanza ed una particolare collaborazione al fine di isolare con atteggiamenti di ferma riprovazione, chiunque non si renda conto della gravità dei reati perpetuati da chi quotidianamente si rende artefice e complice di simili scelleratezze."
Un'azione ben programmata: i vandali hanno agito entrando dalla porta d'emergenza dell'ultimo piano raggiunta attraverso la scala di evacuazione. Hanno poi utilizzato le manichette dell'impianto antincendio, srotolate opportunamente, per allagare l'intera struttura. Difficile pensare ad un gruppo esterno al liceo, molto più facile credere che siano stati i "soliti scansafatiche" che, probabilmente per evitare l'interrogazione o il compito in classe, hanno ben pensato di interrompere le lezioni, negando a tutti il diritto allo studio. Non si parli di "bravate". Si tratta di veri e propri atti criminali, con l'aggravante della ripetitività. Atti che non meritano solo indignazione e sdegno, ma vanno necessariamente puniti. A tal fine sono a lavoro gli uomini della locale caserma dei Carabinieri che stanno esaminando i filmati catturati dalle telecamere in zona per individuare i responsabili. 

Fonte foto: internet

venerdì 4 ottobre 2013

La discarica cittadina


Il fatto - Nel mese di agosto documentammo l'incresciosa scoperta fatta dai Vigili del Fuoco del comando di Sorrento in via Panoramica Fellapane (link). Accorsi per domare un banale incendio di sterpaglie, gli agenti si trovarono invece al cospetto di una vera e propria discarica. Mischiati alla vegetazione e parzialmente occultati da un sottile strato di terra, eternit, scarti di lavorazioni edili, vernici, pneumatici, etc. Inevitabile l'intervento del nucleo speciale NBCR (Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico) al fine di verificare la presenza di agenti pericolosi per la salute umana. Gli specialisti accorsi, pur non rilevando rischi nell'immediato, verbalizzavano e notificavano al comune di San Sebastiano al Vesuvio la necessità di bonificare immediatamente l'area onde evitare potenziali rischi futuri. Con un immediato intervento il Sindaco, Giuseppe Capasso, che in base all'articolo 54 comma 4 del TUEL (Testo Unico delle leggi per l'ordinamento degli Enti Locali) è responsabile per l'adozione di provvedimenti atti a tutelare la salute pubblica, ordinava ai proprietari del fondo la bonifica e la messa in sicurezza dell'area. Questa avrebbe dovuto realizzarsi in un massimo di 20 giorni dalla pubblicazione della citata ordinanza (n° 32 del 13/8/2013) e comportare il ripristino delle condizioni igieniche mediante la rimozione e lo smaltimento, ad opera di personale specializzato, dei rifiuti presenti.
Stato recente e passato  -  Stamani ci siamo nuovamente recati sul posto. Come temevamo lo stato in cui versa il terreno è ancora quello seguito all'incendio. Sono passati quasi due mesi, ma nessuna delle condizioni imposte dall'ordinanza del Primo Cittadino sembra aver trovato accoglimento. Intanto, riflettendo sullo stato dei luoghi, la memoria è ritornata al passato. Esattamente al 2010 e al ricordo di alcuni cartelli di "area sottoposta a sequestro" che cingevano il fondo. Decidiamo così di approfondire e, facendo alcune ricerche, ci imbattiamo in un articolo del quotidiano "Il Mattino" datato 28 maggio 2010: "sequestrato dal Corpo Forestale un sito di stoccaggio abusivo di rifiuti allestito dal comune all'interno dell'area protetta di via Panoramica Fellapane. Denunciati la responsabile amministrativa dell'ufficio ambiente del Comune, l'amministatore unico della ditta appaltatrice per il trasporto dei rifiuti ed i proprietari dell'area. Una discarica abusiva, l'ennesima nel Parco del Vesuvio, ma questa volta il Comune sapeva, anzi ne era il responsabile: secondo le prime indagini degli agenti del Corpo Forestale, diretti dall'ispettore Tommaso D'Ambra, l'area adibita a discarica era priva di ogni autorizzazione e di conseguenza, in difformità con le leggi in materia di rifiuti dell'Ente Parco del Vesuvio."
L'intervento del Corpo Forestale fu all'epoca sollecitato da una chiamata anonima. Gli agenti immediatamente intervenuti - riporta l'articolo-  trovavano e denunciavano nel fondo alcuni operai del Comune e della ditta appaltatrice. Rifiuti di ogni genere si mescolavano così alle sterpaglie comunali, le sole che per accordo "verbale" dovevano trovare temporaneo stoccaggio nel sito.

Quale futuro? - Non aggiungiamo commenti, non è nostro interesse entrare nel merito giudiziario dell'accaduto, non conoscendone l'iter e non avendo altre informazioni a riguardo. Resta la mole enorme di rifiuti trovata a due passi dal centro urbano, in pieno Parco Nazionale del Vesuvio,  di pericolosità tale da far temere una contaminazione dell'intorno e del terreno; resta un'ordinanza, quella del Primo Cittadino, citata prima, che a questo punto sembra scarna di valore e significato; resta un comune che abusa della parola "legalità" e per la settima volta ne fa uno slogan cui non corrispondono fatti; restano i pensieri, e sono tanti, di chi come noi crede, vuole e pretende che qualcosa cambi; resta l'amaro in bocca, quella sensazione di impotenza, quando ci si accorge in fondo di essere in  pochi, a volte soli, a volerlo; resta il grido soffocato, lo sguardo spento e sofferente, di chi a furia di respirare e mangiare rifiuti si è ammalato ed è morto lasciando solo vuoto, lacrime e ricordi; resta la colpa e la responsabilità di chi questa terra la odia, la sfrutta, per i suoi interessi, per la sua ricchezza, per il suo masochistico egoismo.