martedì 31 luglio 2012

Let's do it Vesuvius, l'evento rinviato alla primavera del 2013


Nei giorni scorsi l'associazione napoletana "CleaNap - Piazza Pulita", ci ha comunicato che il progetto "Let's do it Vesuvius", a cui abbiamo preso parte con grande entusiasmo e abbiamo creduto sin da principio, anziché svolgersi nel mese di settembre dell'anno corrente, sarebbe stato rinviato alla primavera del 2013.
In attesa dell'ufficialità del comunicato stampa, di seguito riportiamo un passaggio della breve comunicazione: "Come è presumibile pensare, l'organizzazione dell'evento è piuttosto articolata e complessa e perché venga bene, desiderio comune, riteniamo sia opportuno rimandarlo alla prossima primavera. Nel frattempo vogliamo continuare a lavorare come se la scadenza fosse imminente; grazie al vostro sostegno e alla vostra cooperazione siamo sicuri che tutti insieme riusciremo a realizzare qualcosa di grandioso". 
La scelta di rinviare la pulizia del Parco nazionale del Vesuvio è assolutamente condivisibile. Sarebbe stato un vero peccato non riuscire a portare a termine tutti i buoni propositi, messi in cantiere. D'altra parte, organizzare un evento di portata nazionale, come "Let's do it Vesuvius", richiede lunghi mesi di programmazione, d'incontri e sopralluoghi nelle aree che saranno destinate alla pulizia. Quindi, ben venga la posticipazione.

lunedì 30 luglio 2012

San Sebastiano al Vesuvio perde il titolo di "comune riciclone"

Ogni anno Legambiente premia i comuni italiani più virtuosi nella gestione del ciclo dei rifiuti, assegnandogli l'ambito riconoscimento di "comune riciclone". In occasione della XIX edizione i parametri di valutazione sono diventati più rigidi. La percentuale di raccolta differenziata da superare per l'anno 2011 per accedere alle graduatorie dei comuni ricicloni d’Italia è stata, infatti, alzata al 65%. Si tratta dell’obiettivo che la legge italiana ha previsto per l’anno in corsoNello specifico l'art. 205 del D. Lgs 152/2006  (Testo Unico Ambientale) fissa in almeno il sessantacinque per cento la percentuale di raccolta differenziata da raggiungere entro il 31 dicembre 2012. La Giuria di "Comuni Ricicloni" - composta da rappresentanti di Legambiente, Anci, Fise Assoambiente, FederAmbiente, Conai, Cial, CoRePla, CoReVe, Comieco, Ricrea, Rilegno, Consorzio Italiano Compostatori, Centro di coordinamento RAEE, Rifiuti Oggi, Achab Groupe Assobioplastiche - non ha fatto altro che anticipare la legge per rimarcare che il riconoscimento è un premio all’eccellenza.  
Dalla lettura del rapporto annuale, stilato da Legambiente, scopriamo che sono 1123 i comuni virtuosi italiani che si meritano l’appellativo di “riciclone”, e sono ripartiti in questo modo: 998 al Nord, 59 al Centro e 66 al Sud. Se a questi aggiungessimo gli altri 365 comuni, che hanno rispettato l’obiettivo di legge del 60% di raccolta differenziata, arriveremmo a contare quasi 10 milioni di cittadini, col cui contributo, si recuperano materiali da destinare alla produzione di nuovi beni e si abbattono emissioni di gas climalteranti. Se la soglia minima di raccolta differenziata finalizzata al recupero, è la condizione per essere considerato “riciclone” da Legambiente, la classifica viene determinata dall’Indice di Buona Gestione che rappresenta l’insieme di azioni intraprese dal comune per governare i rifiuti prodotti dai cittadini: viene considerata la produzione totale di rifiuti pro capite (e quindi le azioni di riduzione), la separazione di rifiuti pericolosi, i metodi di raccolta e l’efficienza del sistema. In poche parole: la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del servizio.
Spulciando la classifica dei comuni del Sud Italia con una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti, scopriamo con amarezza che San Sebastiano al Vesuvio non è presente e, pertanto, non può fregiarsi più del titolo di "comune reciclone", in quanto la percentuale di R.D. per l'anno 2011 si è fermata al 60%. Insomma, per pochi punti percentuale, 5 per l'esattezza, l'ambito riconoscimento non è stato assegnato. La macchina della differenziata deve essere oleata di continuo per funzionare alla perfezione e garantire risultati soddisfacenti. Giusto per fare un esempio, la comunicazione alla cittadinanza dell'estensione della raccolta differenziata ai piatti e ai bicchieri monouso in plastica, di cui ci siamo occupati ampiamente in un post, è stata fatta con grande ritardo da parte dell'amministrazione e si è limitata solo a qualche affissione sulle plance comunali...decisamente troppo poco.
Eppure, sarebbe bastato poco per incrementare la raccolta differenziata e giungere al 65%. Il cartello  installato in Piazza Belvedere e aggiornato di tanto in tanto (la foto è stata scattata il 25.07), indica una percentuale di raccolta differenziata pari al 58%, decisamente troppo bassa rispetto ai valori registrati nel recente passato. E'molto probabile che il 2012 sia chiuda come l'anno precedente se non peggio!

mercoledì 25 luglio 2012

Via Leonardo Da Vinci, lavori stradali eseguiti con superficialità

Nel febbraio del 2011, pochi mesi prima delle locali elezioni amministrative, si approvavano i lavori per la riqualifica del tratto iniziale, partendo da piazzale Plino, di via Leonardo da Vinci (leggi post). In cantiere l’abbattimento dei pini giudicati troppo invasivi, l’eliminazione di alcune aiuole, il rifacimento della pavimentazione, così pure del manto stradale,  e la creazione di nuovi stalli per la sosta delle auto. Il tutto per un importo di 170.000€.
A distanza di diversi mesi dalla consegna dell’opera constatiamo che i lavori sono stati eseguiti con superficialità, in assenza,  probabilmente, di un’adeguata direzione.
La nostra affermazione è supportata dalla presenza, ancora, dei paletti che affioravano, un tempo, dalle aiuole sostenedo cartelli di divieto di calpestio e di mancata raccolta degli escrementi canini. Tali paletti, in seguito alla copertura degli spazi verdi, escono ora dai sampietrini del nuovo marciapiede rendendo pericoloso il passeggio, in particolare nelle ore notturne, perché scarsamente visibili. Per l’esattezza si tratta di quattro pali zingati alti circa 1,60m posti in corrispondenza dei civici n°4, 10, 12, 18; uno di essi sorregge ancora il vecchio cartello di divieto.
Per onor di cronaca occorre aggiungere che  non sono gli unici. Passeggiando si notano, infatti, altri due pali alti circa 2,10m che precedentemente sostenevano altrettanti divieti di sosta. I divieti sono stati  rimossi in seguito anche alla nostra segnalazione (leggi post), in quanto privi di significato dopo la creazione degli stalli per la sosta delle auto, ma i pali giacciono ancora lì.
Sarebbe almeno necessario evidenziare la presenza di questi ostacoli, in modo da evitare impatti accidentali dei passanti, in attesa che vengano rimossi. Non è solo una questione di decoro urbano.
    

lunedì 23 luglio 2012

"Cinema intorno al Vesuvio", il programma del mese di Agosto

Prosegue, presso l'arena del Parco Urbano di San Sebastiano al Vesuvio, la diciannovesima edizione della rassegna estiva "Cinema intorno al Vesuvio", curata dell'Arci Movie. Sul sito dell'associazione napoletana è, infatti, disponibile la programmazione dell'intero mese di Agosto. Ogni sera una proiezione, compreso il giorno di ferragosto. Il costo di un ingresso è pari ad €3,50, con riduzioni per gli over 65, che pagheranno solo €2. Per consultare il programma, clicca qui.

lunedì 16 luglio 2012

Segnaletica del Parco nazionale del Vesuvio da rifare!

La segnaletica del Parco nazionale del Vesuvio è ben distribuita lungo le principali arterie del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, anche se, nella maggioranza dei casi, le indicazioni turistiche non sono perfettamente leggibili. Inoltre, sono ancora presenti i segnali per raggiungere l'ormai ex sede del Parco, che è stata ospitata fino al 2008 in alcuni locali del vecchio palazzo del Municipio, sito in Via Roma. Da quattro anni, per l'esattezza dal 22 aprile 2008, la sede principale del Parco nazionale del Vesuvio è stata trasferita nell'antico Palazzo Mediceo di Ottaviano.
Vale la pena, osservare la foto della segnaletica stradale, allocata in una delle aiuole di Piazza della Repubblica, per avere uno quadro più chiaro di quanto scritto nel post. A parte la discutibile posizione - i segnali stradali andrebbero, infatti, collocati prima della rotonda, per evitare che gli automobilisti possano fermarsi improvvisamente al fine di leggere le indicazioni - è evidente, poi, che il segnale, il 4° partendo dal basso, con l'indicazione del sentiero "Il trenino a cremagliera" dovrebbe essere sostituito, in quanto illeggibile, mentre il segnale, il 3° partendo dal basso, con l'indicazione "sede" dovrebbe essere rimosso.
Insomma, la segnaletica turistica per raggiungere il Vesuvio non esiste, come abbiamo scritto solo qualche giorno fa (leggi il post) e quella del Parco nazionale del Vesuvio c'è, ma andrebbe interamente rivista. Tante, troppe pecche per un Comune, uno dei 13 del Parco, che vuole puntare sul turismo per rilanciare la propria immagine appannata. 

sabato 14 luglio 2012

Creatività Vesuviana, al via le selezioni per "Pictures"


Il progetto CV-Creatività Vesuviana, promosso dal Ministero della Gioventù e dall’ANCI -Associazione Nazionale Comuni Italiani-, nasce con obiettivo di offrire un’opportunità di crescita e di formazione ai  giovani  presenti sul nostro territorio. Molti di essi trovano nell’arte, nella fotografia, nella musica, nelle discipline dello spettacolo in generale, lo strumento con cui esprime le proprie emozioni, facendone una passione che solo per pochi  si concretizzerà in un vero e proprio lavoro. La trasformazione, infatti, di una pura passione in un’attività lavorativa va necessariamente supportata da una fase di studio e di acquisizione di competenze. In questo percorso si inserisce il progetto “CV”, non a caso acronimo anche di Curriculum Vitae,  con  l’organizzazione di una serie di corsi professionalizzanti nell’ambito delle discipline artistiche e dello spettacolo.

Il comune di San Sebastiano al Vesuvio partecipa a tale progetto, in partenariato con i comuni di Pollena Trocchia, Massa di Somma, Portici, Ercolano e Leporano e con l’Associazione Culturale Scuola di Cinema di Napoli,  organizzando il percorso di formazione denominato Pictures, rivolto agli appassionati di fotografia.

L’attività formativa, fruibile gratuitamente, è strutturata in 40 ore ed il programma prevede lezioni teorico/pratiche che spaziano dagli strumenti di ripresa alle tecniche di composizione fotografica.  
Il corso è aperto a  20 giovani di età compresa fra i 15 ed i 34 anni compiuti. Fra i requisiti è richiesta, in via prioritaria, la residenza nel comune di San Sebastiano al Vesuvio che ospita l’evento; un minimo di 4 posti saranno riservati ai residenti degli altri comuni partner del progetto.
  
Le domande di ammissione alla  selezione dovranno essere redatte, a pena di esclusione, esclusivamente on-line seguendo la procedura prevista nel  sito Creatività Vesuviana sezione iscriviti,  entro il 2 settembre 2012. Sul sito, oltre al programma di Pictures, troverete anche la descrizione dei  percorsi formativi previsti negli altri comuni.
Il corso fotografico partirà il 4 settembre 2012. 

martedì 10 luglio 2012

Via Leonardo Da Vinci, la strage silenziosa dei pini

Da qualche anno a questa parte, nell'indifferenza più totale dell'amministrazione comunale, prosegue silenziosa, passateci il termine, la mattanza del pinus pinea, meglio noto come pino domestico, specie ampiamente diffusa nel territorio vesuviano, in special modo a San Sebastiano al Vesuvio.
Nel giro di pochi anni, in Via Leonardo Da Vinci, nel tratto compreso tra l'incrocio con Via Galileo Galilei e la cunetta, sono stati abbattuti oltre una decina di pini e quelli che restano non versano in buoni condizioni, tre sono praticamente secchi e vanno abbattuti al più presto. Presto potrebbero aggiungersi altre vittime di questa, che è una vera e propria strage!
Avvelenamenti e abbattimenti facili sembrano le soluzioni migliori per sbarazzarsi di questa pianta sempreverde, che da sempre è il simbolo del nostro paese, ma che evidentemente infastidisce qualcuno.
Grazie all'utilissimo servizio messo a disposizione da Google Earth, abbiamo percorso, virtualmente, lo stesso tratto di strada. Le immagini sono state catturate dalle fotocamere di di Google solo pochi anni fa e rendono bene l'idea di quanto è accaduto in Via Leonardo Da Vinci. Il confronto tra il prima ed il dopo è impietoso. Sul marciapiede del lato destro non ci sono più 12 pini e, a memoria della loro presenza, sono rimaste solo le aiuole, tristemente, vuote. Sempre sul lato destro è seccato un altro pino, mentre sul lato sinistro ad essere seccati sono due pini, che inevitabilmente andranno abbattuti. Il fenomeno, ormai, è fuori controllo! 

martedì 3 luglio 2012

Scusi per il Vesuvio?

I segnali turistici, per intenderci quelli a sfondo marrone, con cornici ed iscrizioni di colore bianco, recanti le indicazioni per raggiungere il Vesuvio sono inesistenti nel Comune di San Sebastiano. Basta fare un rapido giro lungo le principali direttrici, per rendersi conto di questa grave mancanza. Un turista diretto al cratere, proveniente, ad esempio, dal quartiere napoletano di Ponticelli, troverà l'ultima insegna in Via Europa, nel Comune di Cercola, a pochi metri dalla rotatoria, che segna il confine con San Sebastiano al Vesuvio.
A quel punto più nulla!!!
L'amara sorpresa- Lo sventurato turista, se sprovvisto di navigatore satellitare, seguirà, nella maggior parte dei casi, la segnaletica del Parco nazionale del Vesuvio o la sagoma del vulcano, dirigendosi fin sopra Via Panoramica. Giunto all'intersezione con Via Faraone, (visibile nella foto a lato), l'amara sorpresa. Da lì, non c'è alcuno accesso al cratere.
A tal proposito, pochi giorni fa, prima d'iniziare una delle nostre escursioni, ci siamo imbattuti in Via Panoramica, all'altezza della  sbarra, in due coppie di turisti spagnoli, a bordo di vetture noleggiate, visibilmente spaesati. Erano alla ricerca dell'accesso al cratere. Siamo riusciti a dargli le indicazioni per raggiungere la destinazione, ossia il piazzale a quota 1.000 mslm, punto di partenza del sentiero "Il Gran cono". 
Il caso, però, non è isolato! Ci è stato confermato, infatti, che non è la prima volta che turisti, in special modo stranieri, giungono in Via Panoramica, nell'erronea convinzione di poter accedere da lì al cratere. Non essendoci alcun info-point in loco, vi lasciamo immaginare le difficoltà che gli stessi incontrano per arrivare a destinazione.
E', quindi, evidente che vanno collocate indicazioni chiare, preferibilmente con la distanza in km, per raggiungere il Vesuvio. Il turismo è una risorsa enorme per la nostra terra e non possiamo permetterci il lusso, sopratutto nel momento di crisi attuale, di dissiparla.

domenica 1 luglio 2012

Albicocca day, l'ultimo appuntamento di "Girando Intorno al Vesuvio"


L’ultima tappa di Girando intorno al Vesuvio, il programma di passeggiate organizzate dal Movimento Cittadini per il Parco, ci conduce sul tratto finale di Via Panoramica Fellapane a San Sebastiano al Vesuvio.
Basta lasciare sulla destra la carrozzabile, subito dopo la sbarra che dovrebbe impedire, a chi non possiede un fondo, l’accesso in automobile all’ultimo tratto di strada, per trovarsi  immersi nella ricchezza della terra vesuviana. Ad accogliere il visitatore,  in un naturale ed ombroso spiazzale, l’albicocca ed i suoi tanti derivati. 

L’Albicocca Day, evento patrocinato da Slow Food Vesuvio e dall’azienda agricola Casa Barone, ha l’obiettivo di portare a conoscenza del pubblico le antiche varietà di albicocca; molte stanno infatti sparendo, non assorbite da un mercato che predilige le specie più resistenti al confezionamento ed al trasporto.
A condurci in un percorso in cui la storia dell’albicocca si fonde con le moderne tecniche di coltura biologica ed il rispetto per l’ambiente la Dott.ssa Chiara Cirillo, ricercatrice della Facoltà di Agraria di Portici. Le prime tracce delle coltivazioni di Crisommole - nome dialettale dato al frutto derivante dal greco crisomelon -  nel territorio vesuviano risalgono al IV secolo. A favorirne la coltivazione e la diffusione, conferendo  alle "mele d’oro" il caratteristico sapore,  la natura vulcanica del terreno unita alla ricchezza di potassio e di minerali.
Alla breve introduzione sulla storia del gustoso frutto, segue una visita guidata al fondo agricolo su cui si tiene la manifestazione ed alle tante varietà di albicocche lasciate ancora sulle piante proprio per l’evento. Nonostante il sole picchietti in maniera decisa, e spinga spesso i visitatori a cercare riparo nei pochi fazzoletti di ombra presenti lungo il cammino, l’interesse dei partecipanti per la breve visita guidata, accompagnata da degustazioni "in pianta", si manifesta da subito nelle tante domande e curiosità soddisfatte da chi, con grande passione, ci conduce fra le viti, gli albicocchi, i pomodorini e le tante varietà di gelsi presenti.

Le specie di crisommole che è possibile gustare, prelevandole direttamente dalle piante o agli appositi stand allestiti per la giornata, sono diverse. Si va dalla famosa “Pellecchiella”  alla “Prete”, passando per la “Vitillo”, la “Boccuccia Liscia”, la “Boccuccia Spinosa”, la “Fracasso”, la “Baracca”, la “Cafona”, “La Ceccona”, “La Palummella”. Dalla polpa zuccherina, il colore arancio che va nel rosso lì dove il frutto è più esposto al sole, il profumo intenso,  si distinguono fra loro  per aspetto, spessore e rugosità della buccia,  dimensione e  soprattutto sapore.  

Accanto al frutto, fanno bella mostra negli stand, i tanti prodotti derivati dalle crisommole vesuviane: marmellate, latte di mandorla ricavato dai noccioli, creme per la cura e la bellezza del corpo, dolci e gelati.  Non manca il vino, tenuto al fresco per i visitatori, catalanesca in particolare. Si tratta di prodotti vanto di piccole aziende locali, molte a conduzione familiare, che insistono nel territorio del Parco del Vesuvio. In essi c’è tutta la passione di mani sapienti, quelle di  artigiani esperti, e la conoscenza che si tramanda da generazioni.

Una manifestazione  interessante che fa rivivere uno dei prodotti vanto, da sempre, delle colture vesuviane ed allo stesso tempo pone il problema della sua tutela e conservazione.  Non solo, ma anche una bella vetrina sull’eno-gastronomia locale e sui possibili sviluppi di un territorio ancora poco valorizzato da questo punto di vista.
Ci fa molto piacere apprendere,  spulciando qua e là in rete che per la Crisommola Vesuviana  è in corso di registrazione il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) presso l’Unione Europea con  Protezione Transitoria Nazionale.
Alcune foto dell'evento sono disponibili a questo link.