martedì 29 novembre 2011

30 Novembre, seduta pubblica del Consiglio Comunale

Domani, mercoledì 30 novembre, si terrà una nuova seduta pubblica del Consiglio Comunale. Ben sette i punti all’ordine del giorno. Si discuterà di bilancio, saranno approvati i regolamenti per il funzionamento del Consiglio Comunale e per il Consiglio Tributario ed infine nominati i componenti della commissione locale per il paesaggio. Si spera che anche questa volta, così come accadde il 18 ottobre, ci sia un’ampia partecipazione della cittadinanza. In tal modo sarebbero smentite le voci dei più maliziosi che vedrebbero studiate a tavolino le date e gli orari delle sedute. Non ci sono assemblee più belle di quelle partecipate, in cui si palesa l’interesse dei cittadini per il proprio territorio e l’operato di chi lo amministra. Certo le nove del mattino è un orario scomodo che inevitabilmente impedisce la presenza di chi lavora o studia. Un incontro pomeridiano sarebbe stato più gradito.

lunedì 28 novembre 2011

Lilith non ci sta a tornare nel silenzio. Un Flash Mob per ...


Domenica 27 Novembre. Alle 11:30 sono sulle scale della chiesa di San Sebastiano al Vesuvio. Aspetto i ragazzi dello sportello antiviolenza Lilith. Arrivano dopo poco, maschere e cartelli alla mano, fra loro anche una bambina. Sono intenzionati a lanciare un messaggio forte, che lasci un segno nei cuori e faccia riflettere chi è in piazza per la solita routine. Ornella, Barbara, Gina, Vera ….., parlano, si organizzano, decidono di attendere l’uscita della gente dalla chiesa e di promuovere, per il momento, l’iniziativa sul piazzale che costeggia i porticati di via Plinio. Si posizionano ed il silenzio è rotto dal suono di un fischietto. Con un movimento secco le maschere sono calate sul volto ed i cartelli tenuti saldi e mostrati al pubblico. Si sentono i primi brusii, quelli di chi si chiede cosa stia accadendo, di chi prova terrore per quelle maschere tanto tetre e scomode, che di certo non lasciano indifferenti. “Nessuna violenza nasce dall’amore”, “Finchè la morte non vi separi [?]”, “Questo corpo è mio, non si tocca, non si viola, non si uccide”. I messaggi scritti sui cartelli sono forti, di quelli che gelano il sangue nelle vene. Passano pochi minuti e di nuovo il suono di un fischietto sopraggiunge prepotente. Segue un urlo “Esci dal silenzio!” rivolto a tutte coloro che le violenze le subiscono davvero, fra le mura domestiche, sul posto di lavoro. Le maschere, emblema di chi si nasconde per paura, di che tace impietrita dinanzi alla violenza, sono così rimosse mostrando i volti decisi dei tanti che hanno preso parte all’iniziativa. Il messaggio è un chiaro invito ad uscire dalla solitudine, al coraggio che solo la comprensione e l’amore possono dare.
Parlo con alcune operatrici, mi raccontano il lavoro fatto da quando il centro è stato inaugurato. Sono passati solo due anni eppure oltre 60 donne si sono rivolte allo sportello Lilith. Un numero che a me sembra davvero elevato ed evidenzia l’importanza di tale strumento sul nostro territorio. Subito emergono le preoccupazioni per il futuro. Un’operatrice mi spiega che la copertura economica, assicurata dal finanziamento che ha dato vita al centro antiviolenza, ne garantisce la sopravvivenza fino a marzo del 2012. A gennaio sarà interrotto il pagamento delle operatrici ed il centro dovrà reggersi con il solo supporto volontario. Se non arriveranno altri fondi la chiusura sarà inevitabile. In questi mesi la caccia a nuove risorse ha visto la partecipazione di Lilith ad una serie di nuovi bandi. La speranza è quella di vincerne qualcuno. Mi viene spiegato che non esiste un fondo per le donne vittime di violenza, contrariamente a quanto accade per le vittime di incidenti stradali o di camorra. Dunque gli sportelli sono costretti a finanziarsi attraverso la partecipazione ai bandi. Una situazione che accomuna tutti i centri antiviolenza della Campania. Eppure sembra che le risorse ci siano, arrivate dalla comunità europea, ma bloccate dalla Regione. Soldi che attendono, probabilmente, di essere investiti.
Al suono della campana, che annuncia la fine della messa delle 13, il gruppo si porta compatto all’esterno della chiesa. Inizia la fase conclusiva del Flash Mob contro la violenza sulle donne, il primo della storia sebastianese. Ancora una volta stupore, curiosità, negli occhi dei tanti passanti in auto ed in quelli di chi esce dalla messa domenicale. Non sono mancate le polemiche, suscitate da un cartello sul tema dell’aborto apparso scomodo ai più. Una domenica di riflessione insomma, per ricordare che il 25 novembre ricorreva la giornata della violenza contro le donne, che Lilith non ci sta a tornare nel silenzio. Foto - Video.

Eletto il Presidente del Forum dei Giovani

Il 24 novembre si è tenuta la prima riunione del nuovo Consiglio direttivo del Forum dei Giovani, presieduto per l'occasione da un delegato del Sindaco. In tale data, si è tenuta l'elezione del Presidente del Forum. Al termine delle votazioni è risultato eletto Nicola Mondini. "Il nuovo direttivo - come si legge in una nota pubblicata sulla pagina Facebook del Forum dei Giovani - si propone di lavorare in sinergia con le forze del territorio rappresentando, secondo le competenze e le esperienze di ognuno dei suoi componenti, i giovani “in forma democratica e partecipata”. Auspica un dialogo costruttivo con l’Amministrazione perché il Forum possa essere, così come venne concepito, un organismo di partecipazione e rappresentanza “libera e indipendente”. Sin dalla prossima Assemblea degli Iscritti si procederà alla presentazione e discussione delle attività che si intende svolgere, consapevoli del fondamentale ruolo che l’organismo è chiamato ad adempiere". Al termine della nota non mancano i ringraziamenti ai predecessori: "Vogliamo, infine, ringraziare il Consiglio uscente per l’impegno, la passione e lo spirito con cui ha saputo far crescere un progetto tanto ambizioso. Siamo fiduciosi". Auguri di buon lavoro al Presidente e a tutto il Consiglio direttivo.

venerdì 25 novembre 2011

Lilith non ci sta a tornare nel silenzio


Il centro antiviolenza “Lilith” di San Sebastiano al Vesuvio è promotore di un’iniziativa, dal grande valore simbolico, per domenica 27 novembre. L’appuntamento è per le 11:30 all’esterno della chiesa del Santo Patrono. Qui si terrà, presumibilmente, il primo “Flash Mob” della storia sebastianese. Il termine, di origine anglosassone, è usato per indicare una riunione, spesso “fuori dalle righe”, che si dissolve nel giro di pochi minuti. Un’iniziativa dai principi nobili, per ricordare che la violenza sulle donne va denunciata e non subita, perchè di silenzio si muore.
Purtroppo sullo sportello antiviolenza di San Sebastiano al Vesuvio incombe il rischio chiusura. A due anni dalla sua inaugurazione la mancanza di fondi sembra condannare tutti coloro che ci hanno creduto, e ci credono ancora, proprio all’inevitabile, e tanto temuto, silenzio. A tutto questo Lilith dice NO.
Ecco le informazioni, estratte dalla pagina FB dell'evento, utili anche a chi volesse partecipare al "Flash Mob" come attore, e non solo come semplice spettatore:
-Ore 10:00 ritrovo e coordinamento dei partecipanti presso l’Equobar in via Luca Giordano.
-Ore 11:30 spostamento dei partecipanti all’esterno della chiesa di San Sebastiano.
-Ore 11:40 al segnale dato dal suono di un fischietto i partecipanti indosseranno una maschera per 4 minuti e ciascuno mostrerà una vignetta con i dati sulla violenza.
-Finiti i 4 minuti, ad un nuovo suono del fischietto, la maschera sarà rimossa all’urlo di “Esci dal Silenzio”.
Ricordiamo che oggi, 25 novembre, è la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Istituita dall’Onu nel 1999 è un importante appuntamento internazionale che mira, attraverso iniziative ed eventi, ad accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica su questo drammatico tema.

giovedì 24 novembre 2011

La settimana del benessere psicologico

L'Ordine degli psicologici della Campania, in collaborazione con A.N.C.I. Campania e la Federazione delle Autonomie Locali, ha organizzato la seconda edizione della "Settimana per il benessere psicologico in Campania". In tutta la Regione, fino a sabato 26 novembre, gli studi dei professionisti resteranno aperti per colloqui e consultazioni gratuite. Numerose conferenze (oltre 300) si sono già tenute o si terranno in questi giorni. Quest'anno il tema scelto è la famiglia, il suo contributo e le sue problematiche in questo momento storico. San Sebastiano al Vesuvio, assieme ad altri 195 Comuni campani, ha aderito a quest'importante iniziativa. A tal proposito, vi segnaliamo che venerdì 25 novembre alle ore 18:30, nella sala consiliare R. Capasso, si terrà un convegno dal titolo "La famiglia, divenire e addivenire". Saluti: Giuseppe Capasso, Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, e Raffaele Felaco, Presidente dell'Ordine degli psicologi della Campania. Relatori: Elena Barone Lumaga, Carla Boccia, Luana Cafieri, Luca Mignano, Carolina Ricciardi. Ulteriori informazioni sulla seconda edizione della "Settimana per il benessere psicologico in Campania" sono disponibili qui.

mercoledì 23 novembre 2011

Un sampietrino tira l'altro


Camminando per le strade sebastianesi, quelle maggiormente colpite dal problema delle caditoie occluse, balzano subito all’occhio gli interventi di pulizia e manutenzione seguiti al “nubrifragio” del 6 Novembre. In quella data, l'intensa pioggia, unita ad un vero e proprio fiume di fango proveniente da monte, aveva dato luogo ad allagamenti, inevitabili lì dove al deflusso delle acque era impedito ogni sbocco fognario. Ci sono giunte nell’ultimo periodo numerose segnalazioni che riguardano un’altra questione. E’ quella dei molti marciapiedi devastati dal distacco dei sampietrini che, in caso di pioggia, spesso si accumulano ai lati delle strade carrabili quando non direttamente sulla carreggiata. Il pericolo è duplice, legato alle buche che inevitabilmente si creano, ed ai cubetti di pietra, insidia, in particolare, per i tanti centauri. Succede sul Corso Garibaldi, in via Filippo Turati, in via Roma, in piazza della Concordia, la lista è lunga. La manutenzione pressochè inesistente, spesso induce molti privati a far da sé, tappando i buchi rimasti con delle colate di cemento “fatto in casa”. Una soluzione di certo grossolana, che tuttavia lenisce il pericolo di inciampo dei passanti, pur negando le intenzioni estetiche all’origine della posa dei sampietrini. Inutile dire che trattasi di una pavimentazione piuttosto costosa, che richiede inevitabilmente cura nella messa in opera, un programma di manutenzione ed opportuni materiali. Va notato, ad esempio, che i cubetti dovrebbero avere degli spessori adeguati, per essere ben battuti ed incastrati nel letto di sabbia, ed invece spesso sono più simili a delle sottili piastrine. Ci chiediamo, lì dove si ha la consapevolezza di non poter intervenire con manutenzione e controlli adeguati, non è meglio utilizzare il “brutto”, ma efficace e meno costoso, asfalto? Se non altro è potenzialmente meno pericoloso e non soggetto ad un distacco “a catena”. Purtroppo, un “sampietrino tira l’altro” così, marciapiedi, anche di recente fattura, sono destinati a diventare dei “letti di sabbia” se non si interviene adeguatamente.

lunedì 21 novembre 2011

Lo scontrino fiscale, questo sconosciuto

Hai consumato un caffè al bar e al momento di pagare il conto non ti è stato consegnato lo scontrino? Hai acquistato alcuni prodotti nella tua merceria di fiducia e ti è stato rilasciato uno scontrino non fiscale in luogo del fiscale? Insomma, se non si fosse capito, stiamo parlando dell'evasione fiscale, che accompagna, purtroppo, la nostra quotidianità.
Come previsto dalla Legge Italiana, l'emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale a fronte dell'incasso di un pagamento per la cessione di beni o la prestazione di servizi è parte degli obblighi fiscali dei commercianti e di chi fornisce servizi al pubblico. Devono essere rilasciati al momento del pagamento totale o parziale del corrispettivo. Ad oggi, essi costituiscono il mezzo più efficace per combattere l'evasione fiscale, poiché una volta rilasciato il documento fiscale, il venditore non potrà più nascondere al Fisco la transazione. Inoltre, il documento fiscale è necessario al'acquirente per far valere i diritti del consumatore - recesso, garanzia etc. Ciò nonostante, il pagamento "in nero" è una prassi, purtroppo, consolidata a livello locale e non solo. Spesso, infatti, all'acquisto di un prodotto o di un servizio, non si riceve lo scontrino, la ricevuta fiscale, o la fattura. Il vantaggio del fornitore del bene/servizio sta, ovviamente, nel non dover dichiarare quanto incassato, quello dell'acquirente nel fatto che, ogni tanto, si vede riconoscere uno "sconto" sul prezzo che dovrebbe pagare. Per quanto motivo di ridotto beneficio individuale, questi eventi danneggiano in misura importante il sistema fiscale e la collettività. Maggiore è l'evasione, maggiore sarà la pressione delle imposte su chi invece le paga e contribuisce così a finanziare il funzionamento dello Stato e i servizi che questo offre - anche agli evasori.
Da qualche mese è disponibile online tassa.li, un sito dove si può, in forma anonima, segnalare un episodio di evasione fiscale, indicando il giorno, l'importo e il tipo di esercizio commerciale (negozi, bar, etc) evasore. Esiste anche l'applicazione scaricabile sul proprio smartphone.
E' nostro interesse battere l'evasione fiscale.

sabato 19 novembre 2011

Per metà Percorso, metà Biglietto


Il 13 novembre abbiamo percorso il sentiero del Gran Cono partendo dal rifugio Imbò. Sul sito dell’Ente Parco, così come sul cartello esposto all’interno della biglietteria si legge: “A chi acquista il biglietto presso il rifugio Imbò …. suggeriamo di seguire il percorso completo che riporta al rifugio (tempo di visita orientativo 1 ora e 20): una opportunità irripetibile per godere della natura e dei panorami straordinari su entrambi i fronti del cratere, i così detti versante ‘Torrese’ e ‘Matrone’ “. Ovviamente siamo intenzionati a seguire il suggerimento ed a percorrere l’anello che ci avrebbe riportati al rifugio, così come indicato nella promozione dell’escursione. Ci viene riferito che il sentiero ha subito dei danni a causa dell’acquazzone del 6 novembre, ma, circa la sua percorribilità, la parola ultima spetta alle guide vulcanologiche. Saliti sul cratere abbiamo sollevato la questione. Purtroppo, così come temevamo, ci viene fatta notare subito l’impossibilità di completare l’anello ritornando alla Imbò. Il problema non è certo l’acquazzone del 6, che lo ha reso impraticabile solo per le navette che salgono da Boscotrecase, e non per gli escursionisti a piedi, ma sembra legato ad una questione di competenze. In "soldoni", non si può percorrere il giro completo per la mancanza di un accordo fra la società che gestisce il servizio biglietteria sul fronte ercolanese, e quella che gestisce il trasporto dei visitatori, a mezzo navetta, dal versante boschese, attraverso gli otto chilometri della via Matrone. Tale servizio, detto di “Busvia del Vesuvio”, viene effettuato da un’azienda privata, in sinergia con il Parco Nazionale del Vesuvio e la Provincia di Napoli, che ha anche il compito della gestione e manutenzione del tracciato. Apprendiamo inoltre che tale sentiero può essere percorso esclusivamente in navetta fino alla biglietteria del versante matrone e ciò per il timore che gli escursionisti a piedi possano danneggiarlo o sporcarlo lasciando in giro rifiuti. Un modo ci sarebbe per percorrere il giro completo: essere autorizzati da una parte e dall’altra (versanti ercolanese e boschese) e prendersi la responsabilità dell’escursione. L’ideale sarebbe farsi accompagnare da una guida CAI ben referenziata. Altra storia è quella del giro completo del cratere fruibile solo con un permesso speciale rilasciato dall’Ente Parco e dopo una prenotazione. Ci viene spiegato che, a seguito della prenotazione, le guide Vulcanologiche avrebbero provveduto ad ispezionarlo, valutando la percorribilità della parte non aperta la pubblico, assai precaria in condizioni atmosferiche sfavorevoli. Solo dopo il pagamento di una “cifra forfettaria”, variabile in base al numero di persone da accompagnare avrebbero provveduto a condurre i visitatori; costo del biglietto per la visita al Gran Cono a parte. Giunti alla Capannuccia, una corda impedisce di procedere oltre. Si intravede la parte iniziale del rimanente sentiero ben manutenuta e protetta dalla palizzata in legno. Ci viene confermato che procedere è impossibile in quanto sono necessari: un permesso dell’Ente Parco, uno della Forestale ed una guida naturalistica assegnata all’uopo. Il versante boschese è infatti riserva integrale per cui sembra che la forestale e l’Ente Parco abbiano imposto la loro presenza durante le escursioni che lo riguardano. Chiaramente la guida andrebbe pagata a parte, “ un costo irrisorio, perché l’Ente ha tutto l’interesse di promuovere la conoscenza del Parco e la sua tutela attraverso l’impiego delle guide” ed al costo delle guida, che ci avrebbe accompagnati a partire dal rifugio Imbò, andrebbe sommato nuovamente quello del biglietto per la salita al Gran Cono. Ci viene fatto capire che tutto ciò, vale anche per praticare gli altri sentieri del Parco. Informazioni un po’ diverse da quelle che la guida vulcanologica ci aveva dato. Intanto, a causa dei danni provocati dal maltempo, sembra che la strada “Matrone” rimarrà chiusa fino al marzo del 2012. Fra i progetti futuri dell’Ente Parco, l’esternalizzazione dei servizi di accompagnamento, di visite guidate ai sentieri e di promozione dell’offerta turistica. Una situazione che sembra destare molta preoccupazione fra le guide vulcanologiche del presidio permanente Vulcano Vesuvio. Alla Capannuccia, un turista è impegnato a polemizzare con l’addetto. Giustamente ritiene di aver pagato un biglietto troppo costoso per compiere un cammino tutto sommato breve e diverso da quello promosso. Non possiamo che condividerne le perplessità. Troppa confusione e poca chiarezza sulla gestione dei sentieri del Parco. A questo punto perché pagare 5€ 0 8€, a tanto ammonta il biglietto, per una passeggiata a metà? Per metà percorso, metà biglietto.

venerdì 18 novembre 2011

Il Forum dei Giovani ha un Nuovo Direttivo!

Si sono concluse iera sera alle 20:37 le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo del Forum dei Giovani di San Sebastiano al Vesuvio. Il voto è stato preceduto dalla presentazione dei candidati, cinque in tutto. In un clima sereno ed amichevole ciascuno ha espresso le proprie motivazioni ed indicato i propri obiettivi. Lascia ben sperare la presenza nella sala consiliare “Raffaele Capasso” di una platea piuttosto giovane la cui età media probabilmente non supera i 25 anni. Trentotto gli aventi diritto al voto presenti in aula. Lo spoglio favorisce il candidato Mondini, seguito da Formisano, Evangelista, Di Fiore e Maiello, unica donna del nuovo direttivo, a suo dire rappresentante di una fascia non più giovanissima, quella dei trentenni. La prossima settimana il passaggio di consegne fra il vecchio ed il nuovo Consiglio e l’elezione del Presidente.

mercoledì 16 novembre 2011

Fermata vietata oppure no?

In Via Leonardo Da Vinci le autovettura non dovrebbero sostare sul margine destra della carreggiata, in quanto, come si evince dalla foto, vige un divieto permanente di fermata. In realtà la segnaletica verticale in questione (in tutto 4 segnali di divieto) è antecedente ai lavori stradali, che hanno interessato, nei mesi scorsi, quest'importante arteria. Il divieto di fermata aveva un senso, prima dell'inizio dei lavori partiti nel mese di febbraio 2011, in quanto all'epoca non esistevano gli stalli per la sosta. A questo punto, mi piacerebbe conoscere il motivo per cui i pali e la relativa segnaletica non sono stati rimossi durante l'esecuzione dei lavori. Insomma, chi doveva vigilare dov'era?

lunedì 14 novembre 2011

Il resoconto dell'escursione sul Gran Cono

L'escursione di domenica 13 novembre sul Gran Cono è stata un successo! L'appuntamento, come da programma, era a San Sebastiano al Vesuvio in Piazza Belvedere alle ore 9:30. Mezz'ora dopo ci siamo diretti in auto al rifugio Imbò, nel Comune di Ercolano (quota 1.000 mslm). Il tempo di acquistare il biglietto d'ingresso presso la nuova struttura, intitolata al noto fisico napoletano, e ci siamo diretti al Gran Cono, percorrendo un breve tratto di strada asfaltata per iniziare, poi, la vera ascesa al cratere, conosciuto anche come sentiero nr 5. Lasciatoci alle spalle il Monte Somma separato dal Vesuvio dall'Atrio del Cavallo, si apriva dinnanzi ai nostri occhi un paesaggio sempre più emozionante su Napoli e tutta la sua sconfinata provincia. Il sole ha reso più gradevole la salita, facendoci dimenticare le temperature basse, che comunque non hanno smorzato più di tanto il nostro entusiasmo. Alla casetta del presidio permanente vulcano Vesuvio (quota 1.180 mslm) ci è stata assegnata una guida vulcanologica che ci ha accompagnato per un tratto del sentiero, fornendoci delle utilissime spiegazioni di carattere storico-scientifico sul nostro vulcano. Abbiamo ammirato da vicino la bocca del Vesuvio con le sue numerose fumarole. All'arrivo alla stazione superiore (quota 1.158 mslm), abbiamo fatto un pausa sorseggiando dell'ottimo vino rosso e mangiato taralli e altre sfizioserie. La Capannuccia (1.167 mslm) è stato il punto di arrivo della nostra passeggiata. Oltre non si può andare in quanto, come ci è stato riferito, trattasi di riserva naturale integrale e, pertanto, percorribile solo con determinati permessi. Peccato, avremmo voluto percorrere il sentiero nr 5 integralmente. Da quel punto abbiamo percorso il tragitto a ritroso, raggiungendo più tardi le nostre auto. Poco dopo le 15 siamo rientrati a San Sebastiano, in Piazza Belvedere, e lì ci siamo salutati. E'stata un'occasione unica per conoscere meglio il nostro Vulcano e la sua lunghissima storia e, non da meno, per stringere nuove amicizie. Grazie a tutti coloro che hanno preso parte all'escursione sul Gran Cono! Per visualizzare le foto, vi rimando a questo link
P.S. Abbiamo saputo che due ragazze (Chiara e Veronica) hanno fatto il percorso in solitaria, in quanto c'è stato un piccolo malinteso sugli orari d'arrivo al rifugio Imbò e, pertanto, si sono avviate prima del nostro arrivo presso la struttura. 

venerdì 11 novembre 2011

Niente da fare!


Il Vesuvio non compare fra le possibili sette meraviglie naturali del mondo. La classifica, ancora provvisoria, pubblicata da poco sul sito New 7 Wonders of Nature lascia solo poche speranze. L’elenco è fornito in ordine alfabetico e non in base al numero dei voti ricevuti: Amazon, Halong Bay, Iguazu Falls, Jeju Island, Komodo, Puerto Prince Sa Underground River e Table Mountain, per ora sembrano essere i siti candidati alla vittoria. Il calcolo dei voti dovrà essere però controllato e validato. Non resta che attendete l’inizio del nuovo anno per conoscere la classifica definitiva. Speravamo già di vederlo in lista, il Vesuvio, ed invece la sensazione che l’Italia non ci abbia creduto davvero è molto forte.

Votazione conclusa, incrociamo le dita!


Si è conclusa alle 11:11:11 GMT (12:11:11 ora locale) la votazione che ha visto il Vesuvio unico candidato italiano a correre per il titolo di una delle sette meraviglie naturali del mondo. Aspettiamo con ansia, ed incrociando le dita, i risultati che saranno pubblicati alle 7:07 PM GMT (8:07 PM ora locale) sul sito New 7 Wonders of Nature. Per ulteriori informazioni rimandiamo al post: “VOTA Vesvuio: un voto per l’Italia” ed alla nostra pagina FB.

giovedì 10 novembre 2011

Acqua pubblica, disatteso l'esito referendario


















Nell’ultimo Consiglio Comunale l’argomento era passato in sordina, sovrastato dall’enfasi del consigliere Manzo e dagli sbadigli della maggioranza. Ma l’argomento è di tutto rispetto e merita miglior riguardo.
Sull’acqua non si scherza! E invece, sembra proprio che lo si stia facendo e questo a scapito dei cittadini. A dispetto della vittoria referendaria, allorquando si sancì il principio dell’acqua come bene pubblico e dove molti salirono sul carro dei vincitori, sembra che purtroppo le cose siano rimaste al punto di partenza, anzi, siano peggiorate!
Le tariffe aumenteranno del 21% per i contribuenti, in cambio di un servizio tutt’altro che efficiente, dove la GORI SpA, oltre a non garantire un servizio idrico degno per tutti, non ottempera a un corretto collettamento delle acque reflue urbane. Come risultato, gli scenari che tutti noi abbiamo potuto osservare in questi giorno di pioggia autunnale.
Spero che quest’argomento possa riscuotere maggior risalto nella prossima assise consiliare e che non si ricominci con un nuovo assedio ai beni comuni.
Salute a tutti!
Per un approfondimento questo è il link del mio ultimo articolo sul medesimo argomento.

mercoledì 9 novembre 2011

Il movimento cinque stelle sbarca a San Sebastiano al Vesuvio

Il Movimento cinque stelle sbarca nella nostra cittadina. Questa sera, dalle ore 19:00 alle ore 21:00 si terrà la prima riunione pubblica presso il Bar Belvedere sito nell'omonima Piazza. Questi gli intenti dichiarati dal Movimento San Sebastiano, per ora composto da un duo tutto al femminile: "Abbiamo intenzione di proporre idee che accrescano il valore del nostro territorio, che ci aiutino a migliorarlo, che diano importanza alle esigenze dei cittadini, stimolando perché no anche la loro creatività e collaborazione". Maggiori informazioni sono disponibili qui.

domenica 6 novembre 2011

Forum dei Giovani, nuove elezioni in vista!


Il 17 Novembre, nella sala del Consiglio Comunale “Raffaele Capasso”, alle ore 19.30, si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Forum dei Giovani di San Sebastiano al Vesuvio. Lo statuto prevede che la nomina sia annuale e che possano votare e candidarsi coloro che ne siano iscritti. Nell’acerbo dibattito politico degli ultimi mesi , fatto di accuse e smentite a suon di documenti e numeri, è stato inevitabilmente coinvolto lo stesso Forum. Le polemiche aspre, a tal punto da apparire scontro personale, hanno riguardato una serie di operazioni, messe in campo nell’ultimo periodo dal direttivo uscente, per apportare alcune modifiche allo statuto. Al di là della legittimità o meno delle proposte, della discutibile modalità di operare, vogliamo porre l’accento sull’importanza di avere a San Sebastiano un Forum Giovanile e sulle attività, svolte nell’ultimo anno. Occorre partire dal dicembre del 2010 con un evento serale ed un mercatino natalizio organizzati per raccogliere fondi a favore di Telethon. Si passa al maggio del 2011 con l’organizzazione di un incontro/dibattito fra i tre candidati a sindaco in vista delle locali elezioni amministrative. Nel mese di giugno la riqualifica della piazza Raffaele Capasso e la posa delle piastrelle in pietra lavica, un progetto che ha coinvolto le scuole locali e fatto riflettere sulla necessità di tutelare il nostro patrimonio ambientale. Insomma, fra progetti in cantiere, non ancora realizzati, e segni tangibili lasciati sul territorio, il bilancio è più che positivo. Ogni attività è nata come momento di confronto, a volte anche di scontro, rispettoso e costruttivo. C’è stata opportunità di crescita per tutti coloro che hanno preso parte alle assemblee, che le hanno vissute con intensità, che hanno creduto concretamente di poter contribuire ad un cambiamento, mai quanto in questo periodo necessario. Poco importa se spesso il numero dei partecipanti si contava sulle dita. Poco importa se le attività siano state vissute non da tutti con la stessa intensità e partecipazione. Poco importa chi abbia proposto cosa, quale tessera di partito riempiva la tasca ed annebbiava la vista. Resta il momento aggregativo, di partecipazione, restano i tanti sorrisi, i musi duri, l’esplosione delle idee. Credo sia questa l’eredità più bella di questo come degli altri Forum, il punto da cui partire per costruire un fronte compatto apartitico ed apolitico nella voglia di fare e nella libertà di pensare. E’ fuori discussione che il nuovo Consiglio Direttivo abbia molto da lavorare: bisogna coinvolgere i ragazzi, invitarli a partecipare, avere una sede idonea. La partecipazione nasce dalla possibilità di espressione, dando il giusto spazio alle attività ed al libero sfogo delle idee, la sede arriverà. Invitiamo tutti coloro che siano interessati al Forum, ad iscriversi utilizzando l’apposito modulo disponibile on line o richiedendolo all’Ufficio Informagiovani sito in Piazza Raffaele Capasso. Unici requisiti: essere residenti nel Comune di San Sebastiano al Vesuvio ed avere un’età compresa fra i 16 ed i 32 anni.

venerdì 4 novembre 2011

Causa maltempo, escursione sul Vesuvio rinviata a domenica 13 novembre

Causa maltempo, l'escursione sul Gran Cono, in programma per domenica 6 novembre, è rinviata alla domenica successiva, ossia il 13 novembre. Abbiamo sperato fino all'ultimo che il maltempo potesse risparmiare l'area vesuviana, ma non è stato così. Le previsioni meteorologiche, come potete vedere voi stessi nel grafico a lato (tratto dal sito ilmeteo.it) sono davvero pessime. Non preoccupatevi, però, l'appuntamento con il Vesuvio è solo rimandato di una settimana. Quindi tenetevi liberi per domenica 13 novembre e dateci, come sempre, la vostra adesione, attraverso i commenti oppure con una mail. 
Approfitto del post per ricordarvi che mancano sette giorni alla chiusura del concorso, ideato da New Open World Corporation, con lo scopo d'individuare le sette meraviglie del mondo. Il Vesuvio è tra le 28 finaliste, sosteniamolo. E ricordatevi il nostro motto "Io voto Vesuvio! E tu?"  

martedì 1 novembre 2011

Chiarita la storia della Stazione Inferiore della Seggiovia del Vesuvio


Avevamo documentato, con un post ed un video, lo stato di abbandono e degrado in cui versa una struttura situata a quota 750 mslm nel territorio che un tempo fu sede della Stazione Inferiore della Seggiovia del Vesuvio. Ingannati dalla location, dalla presenza di una carrozzina biposto della vecchia seggiovia e dalle poche informazioni trovate in rete, avevamo erroneamente attribuito a tale struttura un ruolo che non le competeva. Grazie alle segnalazioni di alcuni attenti lettori e conoscitori del Parco del Vesuvio abbiamo approfondito la questione: quella che pensavamo fosse proprio la Stazione Inferiore della Seggiovia era in realtà la sede di un bar ristorante chiamato Incantesimo. Purtroppo della seggiovia e della sua stazione, situata a pochi metri dal bar ristorante in questione, sembra non sia rimasta traccia. Scomparsi i piloni, abbattuta la stazione, cancellato dalla vegetazione il vecchio sentiero che seguiva il percorso delle seggiole, restano solo poche foto a testimoniare il fascino di un’opera semplice ed allo stesso tempo efficace. Il locale, datato 1909, che fu sede della Stazione Inferiore della Seggiovia, svolse in precedenza il ruolo di sede della Funicolare Vesuviana. Sopravvissuto alle eruzioni vulcaniche del 1929 e del 1944, nel luglio del 1953 fu nuovamente aperto al pubblico modificato nella sua struttura, solo parzialmente, con l’aggiunta di un livello superiore. La seggiovia terminò la sua attività nel mese di settembre del 1984 quando un fulmine, colpendo un cavo, la mise fuori uso. Nel 1991 passò nelle mani della Regione Campania. Su progetto dell’architetto Nicola Pagliara si cominciò la costruzione di una nuova funicolare. Nei fatti questa avrebbe dovuto sostituirsi alla stessa seggiovia e consentire nuovamente l’accesso diretto dei turisti al Gran Cono. L’appalto per la realizzazione dell’opera fu vinto dall’Ansaldo trasporti di Napoli e dalla Ceretti-Tanfani di Milano. Vi lavorarono in subappalto anche alcune cooperative locali, dell’Emilia Romagna e del Veneto. Il manufatto, un tempo sede della Stazione Inferiore della Seggiovia fu così demolito, i piloni, appoggi per i cavi d’acciaio cui erano ancorate le seggiole, rimossi, alcuni locali del “Bar Ristorante Incantesimo” utilizzati, dalle ditte appaltatrici, a servizio dello smantellamento della vecchia stazione. La funicolare rimane ad oggi un’opera incompiuta: lo sconfinamento, per la costruzione della Stazione Superiore, di una decina di metri appena, nel territorio di Torre del Greco con il successivo intervento degli ambientalisti decretò l’arresto dei lavori. Rimangono una profonda cicatrice di cemento, in parte coperta dalla vegetazione e dai rovi, che corre lungo il fianco della montagna e che avrebbe dovuto ospitare i binari; una orribile base in cemento che nasconde alla vista la struttura di arresto delle carrozze e sulla quale sarebbe dovuta sorgere la nuova stazione della Funicolare e due grossi piloni utilizzati a supporto della teleferica costruita per il trasporto dei materiali a monte. Nel frattempo il bar ristorante Incantesimo, in esercizio grazie al flusso di turisti assicurato dalla seggiovia, assisteva, probabilmente, ad una progressiva riduzione della clientela e chiudeva nel 1998. Da allora la struttura risulta abbandonata e pericolosamente aperta a chiunque voglia curiosare. Come unica testimonianza dello splendore del passato, una carrozzina biposto giace in un angolo dimenticata ed in parte vandalizzata. Fine ingrata per la sola traccia concreta del primo impianto biposto a seggiole mobili d’Italia. Qui è disponibile una ricca galleria fotografica.