mercoledì 28 settembre 2011

Spedizione Pulitiva: la Castelluccia libera fino a quota 600


Ritornare a vivere i sentieri del parco. E’ questo l’obiettivo che ci siamo posti e sul quale è ormai da un po’ che discutiamo. Siamo un gruppo di liberi cittadini, neanche tutti vesuviani, che hanno in comune l’amore per la natura ed un sogno ambizioso. Il sogno è quello di ridare decoro e splendore ai sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio. Non tutti a dire il vero sono in stato di abbandono; di certo non quelli maggiormente praticati, per i restanti la situazione è davvero pessima. L’abbiamo constatato domenica 25 settembre percorrendo il sentiero della Castelluccia che da Massa di Somma consente di raggiungere direttamente il sentiero numero 3 quello noto come “Il Monte Somma” , per intenderci. Si tratta di un sentiero recentemente interessato da un importante incendio (cfr. post: Il Monte Somma in fiamme! e Il Monte Somma brucia ancora!) che ne ha devastato, in parte, la vegetazione mandando in fumo anche molti dei lavori di adeguamento e di bonifica messi in atto negli anni passati. Al di là dell’incendio di cui ancora ne è impregnata l’aria e la terra resta l’abbandono. Dispiace tutto questo in modo particolare, non solo per la bellezza del sentiero in grado di regalare scorci su Napoli e d’intorni davvero unici, ma anche per la sua importanza. Si tratta infatti di un sentiero strategico , in grado di condurre, partendo da Massa Di Somma o da San Sebastiano al Vesuvio, al sentiero numero 3 e da qui a qualsiasi altro sentiero del parco senza mai toccare asfalto. In un sopralluogo effettuato qualche settimana prima si era constatato come la parte superiore del tracciato, approssimativamente intorno quota 500, fosse completamente chiusa impedendo di avanzare oltre. E’ bastata una rapida chiacchierata per decidere di intervenire armati di pale, forbici e macete. Così da domenica 25 è possibile percorrere la Castelluccia fino a quota seicento. Il sentiero è stato fino a questa altezza completamente ripulito, molti dei rovi rimossi ed è stata riaperta la via che prima era sbarrata dalla vegetazione. Adesso non resta che completare l’opera ripulendo il tratto finale, mettendo a posto quello che resta della palizzata realizzata anni addietro ed in parte incenerita, e riaprendo il collegamento con il sentiero numero 3. Un paio di settimane al massimo ed il lavoro sarà completato. Saranno segnalate e si spera vengano subito rimosse anche alcune lastre di eternit accumulate nella parte iniziale del percorso (cfr. La mappa delle discariche). Non resterà poi che viverla la Castelluccia: praticare il sentiero con frequenza farà si che la vegetazione non se ne impossessi nuovamente ed allo stesso tempo ne tutelerà la conservazione.
Purtroppo quello della manutenzione dei sentieri del parco è un problema vecchio e spinoso datato 2007 e seguito al fallimento della cooperativa “Vesuvio, Natura e Lavoro” che se ne occupava. I continui tagli prodotti dalle leggi finanziarie al Ministero per l’ambiente hanno fatto il resto creando seri problemi all’Ente Parco. La nostra azione spontanea, che ha visto anche la partecipazione di due cittadini di Villaricca, sta solo a dimostrare che in fondo basta crederci per poter cambiare nel piccolo molte delle cose che non vanno e che invece potrebbero andare. Chiunque voglia collaborare con noi alle prossime “Spedizioni Pulitive nel Parco” può farlo inviandoci una e-mail all’indirizzo del blog o lasciando un commento a questo post. Intanto stiamo organizzando una passeggiata lungo i sentieri del “Trenino a Cremagliera” e del “Fiume di Lava” per domenica 9 ottobre aperta a chiunque voglia partecipare. Per i dettagli rimando ad un successivo post.
Di seguito i link dei filmati realizzati domenica che raccontano a tratti della nostra spedizione pulitiva: video1, video2, video3
Foto del tracciato fornita da: Ciro Teodonno

CleaNap per Let's do it world 2012 - Da Napoli al resto del Mondo

CleaNap è un movimento indipendente di cittadinanza attiva, formato da un organico di giovani ragazzi campani.
Il nostro nome è una crasi tra il verbo To Clean e NAP(oli), la nostra città. Abbiamo pochi mesi di vita, ma pregni di soddisfazioni: dall'11 giugno abbiamo proposto performance socialmente utili che hanno avuto successo e risonanza mediatica anche internazionale. Le nostre proposte, avanzate via facebook o sul blog, lanciano degli appuntamenti a cui ogni cittadino può partecipare "armato" di scopa, palette e quant'altro possa essere utile per ripulire una piazza, una via, una zona della città.
CleaNap è partner italiano di Let’s do it! per il World Cleanup 2012, un’azione congiunta di volontari di tutto il mondo, capace di unire oltre 100 nazioni, con lo scopo di pulire dalla spazzatura illegale oltre 100 paesi e aumentare la consapevolezza delle persone in tutto il mondo. "Non si tratta soltanto di amare la natura, si tratta di far aprire gli occhi sul fatto che la spazzatura è la risorsa più bistrattata al mondo", afferma l’imprenditore Rainer Nolvak, uno dei promotori dell'azione. Per il World Cleanup 2012, ogni paese partecipante organizzerà, tra il 24 marzo 2012 e il 25 settembre 2012, una giornata di pulizia volontaria a livello nazionale o cittadino. Al momento, nel mondo, ci sono squadre di volontari che si stanno organizzando in quasi 60 paesi: Afghanistan, Albania, Austria, Bangladesh, Barbados, Bénin, Brasile, Bulgaria, Burkina Faso, Cambogia, Cile, Repubblica democratica del Congo, Estonia, Finlandia, Francia, Gambia, Georgia, Ghana, Croazia, Cipro, India (New Delhi, Hyderabad, Lucknow, Patna), Indonesia, Italia, Kenya, Kazakhstan, Kosovo, Lituania, Liberia, Latvia, Macedonia, Moldova, Marocco, Nepal, Paesi Bassi, Nigeria, Niger, Portogallo, Romania, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Senegal, Serbia, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Sudan, Thailandia, Tanzania, Togo, Turchia, Uganda, Ucraina, Regno Unito, USA (San Francisco) e Russia.
Per quanto ci riguarda, abbiamo un progetto molto ambizioso, che per essere realizzato ha bisogno di un appoggio massiccio da parte di tutti, cittadinanza, privati e istituzioni: vogliamo ripulire il Parco Nazionale del Vesuvio!
Noi, da soli, possiamo fare ben poco! CleaNap è un prodotto della rete, ci organizziamo mediaticamente, ci incontriamo nelle piazze per discutere, ma ora ci servono partner appassionati al progetto, che ci aiutino con la campagna mediatica e pubblicitaria dell’evento, in modo da ottenere una sempre maggiore visibilità e adesione. Ci serve un supporto organizzativo e logistico. Ci servono privati e lavoratori del settore che possano aiutarci con le loro competenze e indirizzarci verso la corretta gestione di ciò che raccoglieremo. Ci servono persone, tante, che vogliano unirsi a noi da tutta Italia per ripulire un luogo simbolo per tutto il Paese.
L'ente parco ha un'importanza strategica nazionale, ma è indissolubilmente legato all'amaro destino di Napoli e alle stolte politiche di gestione (abusive e non) che si sono susseguite negli anni e che hanno reso la nostra città vittima dell'ordinaria emergenza rifiuti. In un’area protetta, sono stati sversati rifiuti di ogni tipo: littering, rifiuti ingombranti, sostanze speciali e anche altamente tossiche. Ciò che urge in quei luoghi è una bonifica radicale, per restituire alla città un’area verde ineguagliabile per flora e fauna, candidata ad essere una delle sette meraviglie naturali del mondo. A seconda della adesioni, potremo realizzare obiettivi sempre più importanti: non solo, quindi, il recupero di spazzatura abbandonata nella natura, ma anche un vero e proprio intervento strutturale, che potremo realizzare solo con l’aiuto delle istituzioni e degli addetti ai lavori. Abbiamo bisogno anche degli strumenti più semplici e soprattutto dell’entusiasmo di tutti.
L'idea per l'azione è stata avanzata da Let’s do it!, un movimento civico partito nel 2008 in Estonia, quando il 3 maggio 50.000 persone hanno aderito ad una azione di pulizia volontaria e raccolto 10.000 tonnellate di rifiuti in 5 ore nell’intero territorio nazionale. Il report video sull’azione si è diffuso in maniera virale e, ad oggi, le azioni di pulizia sul modello dell’Estonia sono state replicate in 15 paesi con risultati impressionanti: complessivamente 2,4 milioni di partecipanti con una percentuale tra il 4% e il 14,7% della popolazione nazionale coinvolta.
"Con queste azioni, abbiamo attuato la semplice filosofia di Let's Do It! che si basa principalmente sulla pragmaticità: invece di biasimare qualcun’altro, cerca di capire come puoi migliorare le cose e invita tutti ad unirsi a te”, sottolinea Nolvak.
Per il 2012 i promotori mirano a unire gli sforzi dei volontari in almeno 100 paesi - così c'è spazio per chiunque voglia ancora unirsi. Queste azioni, che sono state effettuate con successo da persone appassionate, da volontari provenienti da ambienti molto diversi, dimostrano che tutti noi possiamo fare la differenza.
Questo è il momento giusto per saltare a bordo. Un Mondo libero dai rifiuti è possibile. La squadra del World Cleanup 2012 invita tutte le persone e i paesi che desiderano essere parte di queste Olimpiadi per il mondo pulito ad unirsi a noi!
Fonte: comunicato stampa
Per info e contatti clicca qui.

domenica 25 settembre 2011

Via Panoramica, rapinata coppia di fidanzati

Una notte d’amore che, in un attimo, si trasforma in un incubo. Due giovani fidanzati tenuti sotto tiro con una pistola, costretti a uscire dalla propria auto seminudi, a cedere soldi, cellulari e gioielli, e abbandonati poi, nel cuore della notte, per strada. 
È accaduto in via Panoramica a San Sebastiano, arteria che conduce ai sentieri dell’area protetta che si arrampicano sui fianchi del vulcano e parco «abusivo» dell’amore di diverse generazioni di vesuviani. I due si erano appartati in auto lungo la strada, intorno alle tre del mattino, quando in quattro, in sella a due moto, hanno sfondato il finestrino della vettura col calcio di una pistola e li hanno costretti a uscire dall’abitacolo, semisvestiti.
I rapinatori hanno preso soldi – poche decine di euro – due telefoni cellulari di ultima generazione, un orologio, una borsa firmata. Poi hanno chiuso l’auto e hanno gettato la chiave in una campagna circostante. I fidanzatini, senza scarpe, completamente soli e al buio, hanno setacciato per circa un’ora il terreno alla ricerca delle chiavi. Una volta che le hanno trovate, ancora sotto choc, sono finalmente riusciti a tornare a casa. Ieri hanno presentato denuncia. 
L’episodio, purtroppo, segue quanto accaduto quindici giorni fa, nella stessa zona, ad un’altra coppietta. Anche in quel caso, ad agire, sono stati quattro individui armati in motocicletta che hanno lasciato le vittime fuori dalla propria auto dopo averle rapinate. Su entrambi gli episodi di violenza indagano sia i carabinieri che la polizia. Già negli anni scorsi, via Panoramica è stata più volte teatro di episodi analoghi, tant’è che da tempo un’ordinanza sindacale di ztl proibisce la sosta lungo l’arteria. Questo, però, com’è evidente, non impedisce alle coppiette di continuare a trascorrere lì le proprie serate.
Fonte: Il Mattino

lunedì 19 settembre 2011

San Sebastiano, la mappa delle discariche

Sversamenti illeciti e rifiuti che si accumulano ai margini delle carreggiate e nei terreni attigui alla sede stradale. Questo è ciò che avviene puntualmente in alcune strade periferiche del Comune di San Sebastiano al Vesuvio. Sia chiaro, si tratta di poca cosa rispetto a quanto accade in altri paesi vesuviani e nei vicini quartieri di Barra/Ponticelli, ma non per questo bisogna sedersi sugli allori. Il titolo di Comune reciclone non ci rende invulnerabili da certi fenomeni incresciosi, quali lo sversamento illegale di rifiuti, che si registrano nel nostro territorio. In passato abbiamo segnalato alcune piccole discariche abusive, che insistono sul territorio sebastianese, ma fin'ora un elenco esaustivo non l'avevamo ancora stilato. L'attento Ciro Teodonno, da sempre lettore e commentare del blog, ci  ha fornito un elenco completo, attraverso due tipi di mappature, una realizzata attraverso Google Earth (in alto) ed un'altra sviluppata grazie al sistema GPS, che potete visionare qui. Come si evince, ad oggi, i siti da ripulire sono ben nove. Facciamo in modo che non aumentino, ma vadano a diminuire.
Aggiornamento del 22.09.2011
A partire da oggi, è disponibile su Google Maps la mappa delle discariche censite nel territorio comunale di San Sebastiano al Vesuvio. Per visualizzarla, cliccate qui.

domenica 18 settembre 2011

Dal 22 al 25 settembre V°edizione del premio nazionale per la cultura della legalità e per la sicurezza dei cittadini


Aggiornamento del 22.09.2011
"San Sebastiano al Vesuvio. Un progetto della legalità". E'questo il titolo dell'articolo, a firma di Ciro Teodonno, pubblicato, in data odierna, sul periodico d'informazione online Il Mediano. In occasione della V° edizione del "Premio nazionale per la cultura della legalità e per la sicurezza dei cittadini" è stato intervistato l'assessore comunale Raffaele Aratro, ideatore ed organizzatore dell'evento. Buona lettura.

giovedì 15 settembre 2011

Sta arrivando Puliamo il Mondo 2011


"Puliamo il Mondo" è l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993 Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine. "Puliamo il Mondo" è un'iniziativa di cura e di pulizia, un'azione allo stesso tempo concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili. Chiunque volesse dedicare un po'del suo tempo alla pulizia del territorio vesuviano, può contattare il Sig. Giovanni Romano al numero di telefono 081/8653911 oppure all'indirizzo e-mail gromano@epnv.it. C'è tempo fino al 17 settembre per inoltrare la propria adesione. Affrettatevi!!!

martedì 13 settembre 2011

L'acqua è un diritto di tutti (o quasi)

L'acqua è un diritto di tutti... è stato fatto anche un referendum, peccato che questo non valga per TUTTI gli abitanti di San Sebastiano al Vesuvio, i quali benchè paghino le bollette GORI (sempre molto puntuali) regolarmente e fino all'ultimo centesimo, in estate sono costantemente senza acqua ed in inverno ne esce appena un filo. Per una strana coincidenza la situazione è leggermente migliorata a ridosso delle elezioni, subito dopo è nuovamente precipitata. Motivo per cui per gli abitanti di Via Vesuvio non dotati di un serbatoio, devono quotidianamente avere per casa taniche piene di acqua (riempite durante la notte, tanto la mattina mica dobbiamo andare a lavorare) e pentole con il quale riscaldarla. Ormai non ho nemmeno più la forza di chiamare al numero verde della Gori, visto che o non sanno nulla (!!!) o è colpa del Comune oppure mi consigliano di andare a fare la doccia quando c'è l'acqua ovvero nel cuore della notte. Spero che questo mio sfogo e grido di aiuto venga letto da qualcuno.
Tiziana Pontillo

venerdì 9 settembre 2011

Incivile a bordo


Un'idea semplice, ma di sicuro effetto è stata lanciata da un blog anti-degrado di Roma per combattere la piaga del parcheggio selvaggio. In più occasioni abbiamo parlato di questa pessima abitudine diffusa anche qui a San Sebastiano al Vesuvio. A chi  non è capitato di camminare sul marciapiede e ritrovarsi intrappolato a causa di un auto parcheggiata sullo stesso o ancora d'imbattersi in una macchina ferma sulle strisce pedonali? Avete mai pensato di lasciare un messaggio a questi "parcheggiatori selvaggi"? In passato mi è capitato di usare i post-it per comunicare il mio messaggio e, con mia grande sorpresa, ho ottenuto l'effetto desiderato. Tornando all'idea del blog Incivile a bordo, è sufficiente applicare un adesivo statico (vedi foto in alto) sul parabrezza, sul finestrino lato guida o dove si preferisce per comunicare il messaggio. A detta degli ideatori, la trovata funziona. Perché non fare qualcosa di analogo qui da noi?  

martedì 6 settembre 2011

Ce le siamo giocate!

La danza della pioggia, auspicata da Oce@no in un commento al post "Innaffiate le piante!", non ha dato i frutti sperati e l'ondata di caldo, che non accenna a diminuire, ha condannato a morte numerose piante nelle aiuole comunali. In mattinata ho avuto modo di esprimere all'assessore Sannino tutto il mio malcontento per l'assoluta assenza del servizio d'innaffiamento. Capisco che il Governo ha tagliato ancora più fondi agli enti locali, ma perdere servizi essenziali, come lo spazzamento e l'innaffiamento, mi sembra assurdo. L'autobotte che, nelle estati passate, distribuiva acqua alle piante, c'è, ma mancano gli uomini per operare. A questo punto lancio una provocazione. E se lo stesso assessore provvedesse a dare acqua alle piante? Nel frattempo, vi lascio alle foto delle aiuole della centralissima Piazza della Concordia. 

venerdì 2 settembre 2011

Il Monte Somma brucia ancora!

Continua il rogo che ormai da due giorni sta devastando il versante del monte Somma che sovrasta il comune di Massa. La cosìdetta zona della “Castelluccia” è andata completamente il fiamme ed ettari di bosco sono ormai ridotti ad un ammasso di ceneri. Oggi le fiamme si sono spinte fino a lambire la zona alta di San Sebastiano al Vesuvio, il “Capriccio” è stato così rapidamente avvolto dal fumo. Sembra che i focolai odierni siamo strascichi dell’incendio del 31 agosto di cui abbiamo parlato nel post precedente. Purtroppo l’asperità del territorio non ha consentito una puntuale bonifica da parte degli uomini del Corpo Forestale e della Protezione Civile e così, rapidamente, le fiamme hanno ripreso vigore. Alle 16.50 è arrivato sul posto un canadair che ha terminato la sua attività, a causa dell’arrivo del buio, alle 19.40 arrestandosi giusto per un rifornimento alle 18.10. In tutto sono stati eseguiti 25 lanci, appena sufficienti ad evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente. Sul posto, a coordinare le attività, un’unità della Guardia Forestale di Ottaviano coadiuvata dagli uomini della Protezione Civile di Massa di Somma, Pollena Trocchia e Somma Vesuviana. Con nostro grande stupore neanche l’ombra degli uomini della Protezione Civile di San Sebastiano al Vesuvio.

Nonostante le fiamme siano arrivate a lambire la parte alta del comune di San Sebastiano la Protezione Civile locale risulta assente. Chiaramente ci viene fatto notare, dalle altre unità, che le pattuglie non vengono invitate a prendere parte alle attività direttamente, ma vi partecipano in maniera spontanea. Per domani mattina è previsto l’intervento di una squadra della Guardia Forestale con lo scopo di eseguire un’adeguata bonifica del costone eliminando le possibilità di sviluppo di ulteriori focolai. Armati di roncoli e ramponi gli uomini della forestale, con l’aiuto di quelli della protezione civile, si porteranno sul luogo e lavoreranno affinchè l’area smetta di ardere.

Intanto si teme per un nido di falchi e tre volpi , due rosse ed una argentata, più volte avvistate e abbeverate da un contadino del luogo. Il signor Giuseppe ci racconta che ogni notte si recano da lui per bere e spesso anche per mangiare. Stanotte rimarrà fino a tardi a vegliare la sua terra e la sua montagna sperando che le fiamme si arrestino grazie all’umidità notturna. Da più parte le voci che gli incendi possano essere causati dolosamente da spietati cercatori di funghi, che in tal modo si aprirebbero la strada fra rovi e sporcizia, ci fanno rabbrividire. Sembra che i fasti della "Castelluccia" siano legati al passato e che oggi sia solo preda di abbandono e rifiuti.

Speriamo che entro domani i focolai siano completamente spenti e si possa al più presto discutere di rimboscamento dell’area. Intanto se qualcuno sa che fine ha fatto la Protezione Civile di San Sebastiano ci faccia la cortesia di avvisarla dell’accaduto.